Il GATTONAMENTO: perchè è così importante e perchè non bisogna trascurare questa tappa? Siamo due neuropsicomotriciste (formatrici, ideatrici di libri e schede operative, psicomotriciste funzionali, terapiste itard,) esperte da circa dieci anni nel settore dei vari disordini del neurosviluppo. Abbiamo pensato di approfondire questo argomento poichè spesso i genitori ci riferiscono che il loro piccolo (con varie difficoltà motorie, prassiche o di apprendimento) ha saltato questa tappa o l’ha eseguita in maniera scorretta. Inoltre, ci capita sentire che alcuni professionisti riferiscano ai genitori che saltare questa tappa motoria e passare direttamente alla deambulazione non abbia nessuna importanza ma vedremo che non è così. E’ opportuno ricordare che ogni bambino ha i suoi tempi che vanno rispettati. E’ stato dimostrato che GATTONARE è estremamente importante per lo sviluppo motorio e cognitivo dei bambini: non si tratta di una tappa della crescita “di serie B” ma di un periodo durante il quale il bambino comincia a sviluppare importanti capacità che sono dei requisiti per i futuri apprendimenti e per lo sviluppo emotivo e sociale.
Il gattonamento (che in genere inizia tra i 9 e i 10 mesi) prepara e allena il bambino alla sua futura coordinazione motoria; inoltre il passaggio dalla posizione quadrupedica a quella bipede (in piedi) permette la formazione delle curve fisiologiche.
Non è importante anticipare le tappe motorie quanto raggiungerle quando si è veramente pronti! Non tutti i bambini gattonano: alcuni lo fanno per pochissimo tempo, altri si spostano strisciando sul sedere, ecc. Cari genitori, non preoccupatevi perchè non gattonare non significa che inevitabilmente il vostro bimbo avrà problemi motori e cognitivi.
Benefici del GATTONAMENTO:
Un bambino che gattona rappresenta un progresso sia a livello fisico che neurologico; muoversi in questo modo lo prepara anche a sviluppare successivamente competenze più complesse, come ad esempio la capacità di leggere e scrivere.
Il bambino si sviluppa passando attraverso fasi precise e programmate; vi sconsigliamo di anticipare le “tappe motorie” poichè portano a una disorganizzazione neurologica. Alcuni studi hanno trovato dei collegamenti tra il mancato gattonamento e la dislessia, la cattiva coordinazione, la mancanza di concentrazione e i disturbi dell’apprendimento. Tutto questo è dovuto ad interferenze di sviluppo neurologico, di integrazione tra emisfero destro e sinistro; questo non significa che l’assenza di gattonamento sia la causa delle condizioni sopracitate, ma che esistono problematiche preesistenti che impediscono o rallentano il gattonamento ed influiscono anche sui problemi di cui vi abbiamo parlato.
Perché un bambino non gattona?
Dipende da molte variabili, non solo dalla maturazione del sistema nervoso centrale, ma anche dalla risultante di una serie di fattori che cooperano tra loro: fattori ambientali o motivazionali (un bambino che spesso viene tenuto in braccio, o nel box o nel girello sarà poco motivato).
Quali sono i consigli e gli esercizi che possiamo fornire ai genitori a casa?
COSA CONSIGLIAMO IN SINTESI?
Lasciate il bambino completamente libero di esplorare il mondo che lo circonda in autonomia ( senza utilizzare metodi o accessori potenzialmente dannosi) e le sue nuove capacità motorie.
Avete trovato questo nostro articolo interessante? Continuate a seguirci sul nostro sito e sulla nostra pagina fb “BC-BRAIN CHILDREN” dove saranno affrontati/trattati nuovi argomenti inerenti i disturbi dell’età evolutiva, ricchi di spunti- consigli per la pratica riabilitativa e di supporto alla vita quotidiana.
Neuropsicomotriciste – Psicomotriciste funzionali – Applicatrici di metodi – Formatrici – Ideatrici e realizzatrici di schede operative
Dott.ssa TABELLIONE FRANCESCA
Dott.ssa D’ANTONIO ERIKA
1 Comment
Molto utile conoscere qs cose